Irpef e pace fiscale in manovra, sentiero (stretto) nel centrodestra

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AGI - Restringere la platea sulla pace fiscale ("tagliando fuori i milionari", dice un deputato della Lega) introducendo il provvedimento sulla rottamazione in legge di bilancio insieme alla riforma dell'Irpef. A parole nella maggioranza sono tutti d'accordo, ma poi occorrerà ragionare sulle stime e sui numeri.

Perché se all'interno del Consiglio federale non solo il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha perorato la battaglia della Lega, sostenendo - riferiscono fonti che hanno partecipato all'incontro - che le due riforme possono camminare di pari passo (anzi proprio dalla rottamazione delle cartelle potrebbero arrivare soldi da destinare al taglio delle tasse per il ceto medio, la tesi), in Fratelli d'Italia e in Forza Italia si ribadisce qual è la priorità.

Le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni

Ovvero quella indicata nuovamente oggi dalla premier Giorgia Meloni: "Abbiamo - ha detto in un video messaggio all'assemblea di Confcommercio - approvato quella riforma fiscale che era attesa da cinquant'anni, e ne stiamo dando rapidamente attuazione. Con l'obiettivo di abbassare le tasse a tutti e di costruire un rapporto più giusto ed equilibrato tra Stato e contribuente. Ed ancora: "Questa è la strada che continueremo a seguire, per consolidare la tendenza economica positiva che stiamo registrando, rafforzare la domanda interna e proseguire nel percorso di riduzione della pressione fiscale".

Riduzione delle aliquote Irpef

Dopo la riduzione da 4 a 3 aliquote Irpef resa stabile dall'ultima manovra, l'obiettivo dichiarato di FdI e Forza Italia è la riduzione della pressione fiscale per il ceto medio. Gli azzurri chiedono anche il rinvio di almeno 12 mesi dell'entrata in vigore della sugar tax, più volte prorogato, che dovrebbe scattare dal 1 luglio. Mentre la Lega insiste sulla pace fiscale con la rottamazione delle cartelle in 120 rate tutte uguali lungo 10 anni e la mancata decadenza per aver saltato una sola scadenza.

Destinazione dei fondi disponibili

Destinare dunque la gran parte dei fondi disponibili - al momento non c'è una cifra per la prossima legge di bilancio ma potrebbe ricalcare quella dell'anno scorso - alla riduzione dell'aliquota Irpef per il ceto medio e destinare una quota più ridotta del previsto alla battaglia della Lega. Per il taglio dell'Irpef per i redditi fino a 60mila euro servono tra i 2,5 e i 4 miliardi. L'obiettivo - ha argomentato Salvini - è "approvare la norma entro l'estate in commissione, e averla operativa con la legge di Bilancio da inizio 2026. Si tratta di salvare la vita a milioni di italiani che

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