AGI - Si tratta di una scoperta eccezionale che riguarda il poeta di Marradi e autore dei 'Canti Orfici' Dino Campana proprio nell'anno in cui ricorre il 140 esimo dalla sua nascita. Il ritrovamento di suoi scritti inediti rinvenuti casualmente dallo studioso Leonardo Chiari, co-vicepresidente dal Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”, indagando su un passo dei Canti Orfici.
La scoperta in una biblioteca privata di un'edizione francese del 1910 delle opere complete di François Villon, annotata e postillata dallo stesso Campana.
Il libro contiene non solo bozze di versi già celebri, ma anche testi inediti, rivelando un profondo dialogo tra Campana e Villon, poeta del XV secolo considerato tra i primi “poeti maledetti”. Questa scoperta permette di entrare nell'“officina poetica” di Campana, offrendo nuove chiavi di lettura sul suo processo creativo e il rapporto con la tradizione letteraria.
“È una scoperta eccezionale, che rende ancora più forte il rapporto tra il nostro territorio e Dino Campana: si pensava che la bibliografia del poeta fosse completa invece ci riserva ancora sorprese e questo ritrovamento apre nuove prospettive, proprio nel 140 esimo anniversario della sua nascita”. Hanno commentato il sindaco di Marradi Tommaso Triberti e l'assessora alla Cultura Maria Cristina Carratù.
“Stavo facendo un'indagine su un passo dei Canti Orfici della Verna che parla di Campigno e per ricostruire la genesi di questo passo mi sono imbattuto in un appunto di Campana che riproponeva un verso in francese di Villon, poeta del 1400 considerato uno dei primi poeti maledetti”, ha spiegato lo studioso Chiari.
“Mi sono messo a cercare da dove potesse aver preso questo testo e con un incrocio di notizie ho rintracciato una biblioteca privata, in cui effettivamente il proprietario, che ringrazio per la disponibilità, ha trovato l'edizione del testo di Villon che, come ipotizzato, è studiato e annotato da Campana. Il libro, che evidentemente Campana di portava dietro per i boschi del Mugello prendendo appunti, contiene bozze di versi campaniani già celebri, che ci permettono di capirne la genesi e veri inediti”, ha aggiunto Chiari.
“Di Campana c'è una bibliografia vastissima ma nessuno ha mai messo a confronto Campana e Villon: è una scoperta interessante perché si vede come lavorava, come si confrontava con i poeti e i grandi della tradizione, si entra nell'officina poetica di Campana. E ci sono già altri filoni da seguire, che potrebbero portare a nuove scoperte”.
“Ringraziamo il Centro, presieduto da Walter Scarpi, per il lavoro e il continuo impegno non solo nel ricordare ma anche nel valorizzare la figura di Campana, un valore aggiunto per l'intera comunità di Marradi, di cui andiamo particolarmente orgogliosi - hanno concluso il sindaco Triberti e l'assessora Carratù -. L'amministrazione sta lavorando per sviluppare ancora di più questo connubio tra il territorio e la poesia”.