In Texas apre il primo Starbucks stampato in 3D

8 ore fa 10
AGI - Il primo Starbucks stampato in 3D negli Stati Uniti apre ufficialmente le porte a Brownsville, in Texas, segnando un importante passo avanti nell'uso di questa tecnologia nel settore dell'edilizia commerciale. Il nuovo punto vendita, sarà operativo da maggio con servizio drive-through e ritiro degli ordini, ma senza posti a sedere né ordinazioni di persona.

Il progetto è stato realizzato da Peri 3D Construction, azienda tedesca specializzata in stampa 3D su larga scala. Utilizzando la stampante Cobod BOD2, un braccio robotico ha costruito lo store, strato su strato, con un materiale simile al cemento, dando vita a una struttura compatta di circa 130 metri quadrati. All'esterno, l'edificio può sembrare un classico Starbucks, ma un occhio attento noterà le pareti scanalate, tipiche della stampa 3D, che ricordano tubi impilati. Almeno secondo la descrizione di Tom's Hardware.

Scenari futuri

Con oltre 17.000 store negli Stati Uniti, Starbucks è uno dei primi grandi retailer a testare la stampa 3D nell'ambito commerciale, finora usata principalmente nell'edilizia residenziale, soprattutto per affrontare la crisi degli alloggi a basso costo 

A differenza delle classiche stampanti 3D desktop che usano plastica e offrono risultati dettagliati, la stampa 3D edilizia impiega materiali come il cemento e opera su scala molto più ampia. La finitura degli edifici, tuttavia, è ancora piuttosto grezza: si notano giunzioni, disallineamenti e lievi colature di materiale tra gli strati. Nonostante ciò, la tecnologia si evolve rapidamente. Secondo gli esperti, la stampa 3D potrebbe aiutare a colmare la carenza di manodopera, velocizzare i tempi di costruzione e, col tempo, diventare più competitiva in termini di costi rispetto alle strutture tradizionali in legno.

Starbucks non ha spiegato perché abbia scelto Brownsville, una città di circa 190.000 abitanti al confine con il Messico, dove sono già presenti almeno altri quattro store. Ma la scelta potrebbe non essere casuale: la città sta crescendo, e un progetto così innovativo potrebbe fungere da test per futuri sviluppi. Secondo Cobod, negli ultimi tre anni sono state consegnate più di 50 stampanti BOD2 in tutto il mondo. Non solo per bar e negozi, ma anche per abitazioni, smart buildings, università e aziende di materiali.

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