AGI - La musica visionaria del balletto 'L'uccello di fuoco' di Igor Stravinskij ad accompagnare un esercizio perfetto, affrontato con la giusta tensione del debuttante e la sicurezza di un talento, lo hanno accompagnato a uno storico bronzo mondiale. È l'incredibile impresa di Filippo Pelati da Lagosanto nel Ferrarese, 18 anni compiuti a marzo, che ha concluso terzo il solo libero del nuoto artistico (un tempo detto sincronizzato) del Mondiale di Singapore.
Pelati è il secondo nuotatore artistico italiano a vincere una medaglia iridata dopo il grande Giorgio Minisini, ritiratosi proprio un anno fa con in bacheca quattro ori, quattro argenti e due bronzi mondiali. Quella di Filippo è la ventesima medaglia per il settore coordinato dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo a 16 anni dalla prima, il bronzo di Beatrice Adelizzi sempre nel libero del solo.
Filippo era approdato al nuoto artistico per abbinare la passione per la piscina con l'hip hop che ballava all'oratorio. Vanta già sei medaglie agli Europei e 14 podi in Coppa del Mondo: l'esplosione risale all'estate di due anni fa quando a Oviedo conquistò la sua prima gara di Coppa del mondo nel solo libero. In Coppa seguirono altri due successi, nell'aprile del 2024 a Pechino, nel solo e nel duo misto.
Campione del mondo ed europeo giovani nel 2023, Pelati, nelle scorse settimane agli Europei a Madeira ha vinto quattro medaglie (argento nel solo tecnico, nel solo libero e nel duo misto libero, bronzo nel duo misto) raddoppiando il bottino di Belgrado 2024. Allenato da Beatrice Casalini, ha il doppio tesseramento Fiamme Oro-Uisp Bologna.
Pelati, fresco di maturità scientifica con 80/100, seguendo la musica interpreta la tensione tra distruzione e trasformazione. Un esercizio performante e accattivante per impressione artistica, coreografia e negli elementi tecnici (115.3860 per l'esecuzione, 98.6000 per l'impressione artistica) concluso con 213.9850 punti totali. Ottava medaglia mondiale, quinta d'oro, per il 30enne di San Pietroburgo ma in gara come atleta neutrale, Aleksandr Maltsev, già vincitore due giorni fa del tecnico. Argento al cinese Guo Muye (220.1926).
"Questa medaglia è dedicata ai miei genitori che mi hanno sempre aiutato e sostenuto - ha detto Filippo con il nero kajal del trucco degli occhi che si mischia alle lacrime -. Sono molto emozionato perché per me è un onore portare questi colori in acqua. Sto raggiungendo i risultati che ho sempre sognato. Ero determinato ma mai mi sarei aspettato questa medaglia".
Esulta il direttore tecnico Giallombardo: "siamo molto orgogliosi di questo risultato meritatissimo, Filippo ha lavorato tanto quest'anno ed e' stato impegnato molto nella scuola, all'inizio ha avuto un po' di difficolta' ma poi si e' adeguato ai ritmi della nazionale ed e' stato bravissimo". Nella finale del duet tech vinta dalle sorelle austriache Anna Maria e Eirini Marina Alexandri con 307.1407, Enrica Piccoli e Lucrezia Ruggiero, al debutto mondiale da doppiste, hanno concluso seste (285.0441).