Il regista iraniano Jafar Pahani ha vinto la Palma d'Oro al festival di Cannes

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AGI - Il regista iraniano Jafar Panahi ha vinto la Palma d'Oro del 78° Festival di Cannes con Un simple accident, un film che affronta la violenza nel suo Paese. Panahi, che non ha potuto lasciare l'Iran per 15 anni, ha ricevuto un lungo applauso da parte del pubblico del Grand Théâtre Lumière durante la cerimonia di premiazione.

"La cosa più importante è la libertà del nostro Paese", ha dichiarato Panahi, mentre riceveva il prestigioso riconscimento dall'attrice Cate Blanchett.Il cineasta, due volte imprigionato e perseguitato dal regime, è riuscito a presenziare al Festival per la prima volta dopo 15 anni.

Il premio per la miglior regia, invece, è stato assegnato al brasiliano Kleber Mendonça Filho per O agente secreto, ambientato a Recife nel 1977. Il film racconta il ritorno di un professore perseguitato che cerca di ricostruirsi una vita durante gli ultimi anni della dittatura militare in Brasile. Il protagonista Wagner Moura ha ricevuto anche il premio come miglior attore.

Mendonça Filho ha ringraziato il proprio team e salutato il pubblico brasiliano, definendo il Festival di Cannes "la cattedrale del cinema". Ha anche sottolineato l'importanza della distribuzione in sala, affermando che i cinema hanno forgiato l'identità del suo film. Per il regista brasiliano si tratta del primo riconoscimento alla regia a Cannes, dopo essere già stato in concorso con Aquarius (2016) e Bacurau (2019), quest'ultimo premiato ex aequo con Les Misérables con il Premio della Giuria. Nel 2023 Mendonça aveva inoltre presentato fuori concorso Retratos Fantasmas nelle sezioni speciali.

Gli altri premi

  • L'attrice francese Nadia Melliti, protagonista de La petite derniere, ha vinto il premio per la migliore interpretazione femminile 

Melliti, 23 anni, è stata premiata per la sua prima interpretazione. La protagonista del film è un'adolescente musulmana a Parigi che si trova a combattere con la propria identità e religione mentre esplora la propria omosessualità. "È un grande onore essere qui stasera e aver potuto prendere parte a questo bellissimo progetto", ha dichiarato l'attrice ricevendo il premio sul palco.

  • Il Gran Prix è stato assegnato a Sentimental Value, diretto dal norvegese Joachim Trier.

  • Il premio della giuria è stato attribuito ex aequo a due opere: Sirat, diretto dallo spagnolo Oliver Laxe, e Sound of Falling, firmato dalla tedesca Mascha Schilinski.

Durante la premiazione, Oliver Laxe ha raccontato un aneddoto su un tassista palestinese conosciuto anni fa a Gerusalemme, con cui aveva discusso sulle possibili origini comuni ebraiche. Laxe ha citato una frase del tassista: “Vi abbiamo fatti in tribù diverse affinché vi conosciate”. Una riflessione che ha collegato allo spirito del Festival di Cannes come luogo di incontro tra culture e latitudini diverse. Ha concluso il suo intervento con un appello alla diversità culturale.

Sirat racconta la storia di Luis (interpretato da Sergi López), un uomo che viaggia con il figlio in Marocco alla ricerca della figlia maggiore scomparsa. Si ritrova immerso in un ambiente che non conosce, quello delle rave nel deserto marocchino. Il film, scritto da Laxe e Santiago Fillol, esplora il tema della morte come elemento centrale dell'identità umana.

Nato a Parigi da genitori galiziani, Laxe ha presentato tutti i suoi lungometraggi al Festival di Cannes: Todos vos sodes capitáns (2010), Mimosas (2016), O que arde (2019) e ora Sirat. I suoi film sono stati premiati nelle principali sezioni parallele: Quinzane des Réalisateurs, Settimana della Critica e Un Certain Regard.

Il film Sound of Falling, diretto da Mascha Schilinski, racconta le vite di quattro donne in quattro epoche diverse, tutte collegate a una stessa fattoria nella regione tedesca dell'Altmark. La pellicola intreccia piani temporali per riflettere sulla condizione femminile e la memoria del luogo.

  • I fratelli Luc e Jean-Pierre Dardenne hanno vinto il premio per la migliore sceneggiatura al 78esimo Festival di Cannes con Jeunes Meres
  •  Il regista cinese Bi Gan e il suo film Resurrection hanno vinto il Premio Speciale 

 

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