Enzo Paolo Turchi confessa: "Da bimbo ho incontrato il mostro"

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AGI - "Da bambino ho incontrato il 'mostro'. Sono state cose brutte": è la confessione di Enzo Paolo Turchi, ballerino e coreografo che sarà ospite di Nunzia De Girolamo a "Ciao Maschio", nella puntata in onda sabato 17 Maggio in seconda serata su Rai 1 dopo la finalissima dell'Eurovision Song Contest.

"Purtroppo la mia infanzia è stata complicata, dovuta a una situazione familiare molto difficile, perché mia madre spariva. Purtroppo stava fuori di testa, andava fuori dieci giorni poi se la ritrovavano così. Mio padre ando' via ed io l'ho visto tre volte nella mia vita, una quando è morto", racconta Turchi.

"Mi è stato tutto chiaro solo dopo: in famiglia c'era stata questa disgrazia, quando finì la guerra nel 1945 io avevo due sorelline, una di 12 anni e una di 18 mesi. Purtroppo un carro armato le ha schiacciate e sono morte. Io l'ho odiata mia madre perché mi lasciava solo, io delle volte a quattro anni nascondevo, non dicevo niente a nessuno, ho dormito in mezzo alle scale. A casa nostra non c'era la luce, si mangiava quando capitava, io a otto anni poi ho iniziato a lavorare, facevo le pulizie in una bisca, sempre sui quartieri spagnoli, per 20 lire al giorno per comprarmi un panino. Da bambino mi è mancato l'affetto''.

E alla domanda della De Girolamo ''Hai mai incontrato qualcuno che volesse approfittare del tuo stato di malessere?'', Enzo Paolo Turchi confessa: "Ho vissuto storie un po' brutte". ''Hai incontrato il mostro?'' incalza la De Girolamo. "Sì, ho incontrato il mostro. Sono state purtroppo cose brutte e non le voglio ricordare perché mi danno fastidio molto. Ho subito anche pregiudizio perché studiavo danza, era durissima perché scendevo e avevo la musica dietro, i canti che mi dicevano di tutto dietro.

Pero' poi ho capito che in fondo era la mia vita perché ho detto guarda già c'è una sigla. Io ho odiato entrambi i miei genitori, ma se oggi potessi rivederli gli chiederei scusa. perché il dolore di una perdita di un figlio penso sia la cosa più brutta che possa esistere".

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