AGI - È l’ultimo numero di Mag del 2025, chiudiamo l’anno in un clima di festa che ci serve a esorcizzare i mali del presente. Si avvicina lo spirito del Natale, delle celebrazioni e, come dice Papa Leone XIV, bisogna cogliere “le scintille della speranza”. AGI ha compiuto 75 anni, abbiamo scelto di festeggiare a dicembre, in un tempo di gioia e riflessione.
Mag è nato tre anni fa per raccontare il bello dell’Italia, è il frutto di un lavoro di squadra, che si nutre della cultura della nazione, della sua capacità di fare, creare, stupire. Per un’agenzia di stampa, questa rivista è come un’agenda, un esperimento diverso che germoglia nella quotidianità, nella velocità delle notizie che vanno in rete. È un pensare “lento”, è una visione positiva che serve a ricordare come nell’eterna lotta tra il bene e il male alla fine vinca sempre il bene. In un’epoca di polarizzazione, velocità estrema, algoritmi e social, la nostra missione resta quella originaria: offrire notizie verificate, tempestive, essenziali.
Oggi più che mai, AGI è un laboratorio in movimento, con giornalisti, corrispondenti, collaboratori e sguardi aperti sul mondo. Fin dalla sua fondazione, nel 1950, AGI ha puntato sull’informazione internazionale, anche per sostenere il crescente numero di imprese italiane interessate ai mercati esteri e il “miracolo economico”.
Mag impagina l’eccellenza italiana, i valori che vengono apprezzati in tutto il mondo di cui Eni, editore di AGI dal 1965, è uno storico pilastro. La nostra stessa sede, il simbolo del gazometro, è un esempio di creatività e design industriale di prim’ordine; da qui, da questo luogo, nascono le prime scintille dell’energia e dell’impresa italiana. I nostri 75 anni, sono il nostro spazio, nel tempo, nella forma, nella parola, nel mestiere del giornalismo.
Dirigere l’Agi e inventare Mag è un onore che supera di gran lunga l’onere. Questo numero di Mag è dedicato al ballo, “una delle forme più perfette di comunicazione con l’intelligenza infinita” (per dirla con Paulo Coelho). Dunque anche noi ci concederemo il ballo dei nostri primi 75 anni.







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