Duplantis salta a 6,28 metri, dodicesimo record del mondo consecutivo

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AGI - Dallo 'Zar' al 'Re'. Da Sergej Bubka, prima sovietico, poi comunitario ed infine ucraino, ad Armand 'Mondo' Duplantis, americano di nascita ma svedese a tutti gli effetti grazie alla mamma. Il mondo del salto con l'asta negli ultimi 41 anni è stato segnato dalle loro imprese, prima Bubka e ora Duplantis. Tra i due c'è una cosa tassativamente in comune, scalare il cielo centimetro dopo centimetro. Infatti, scorrendo la progressione del record del mondo non esiste uno spazio maggiore al centimetro.

 

Sergej quando valicò i 6,15 metri al coperto (6,14 all'aperto) sembrava il 'marziano' proiettato sul pianeta terra. Ora Armand ha fatto molto di più, è entrato in orbita superando i 6,28, quasi come un cosmonauta ma senza razzo e solo con maglietta e pantaloncini. Non poteva esserci luogo più iconico per festeggiare il dodicesimo record del mondo, lo stadio Olimpico di Stoccolma, quello dei Giochi del 1912 quando il limite mondiale dell'asta era di 4,02 (dell'americano Marc Wright).

 

Duplantis, 25 anni, ha migliorato il record mondiale davanti al suo pubblico, cosa che non era mai accaduta in precedenza. Entrato in gara a 5,60 per una sorta di salto di riscaldamento, il fuoriclasse svedese a 6,00 è rimasto solo in gara. Armand, anziché chiedere la misura di 6,16 che sarebbe stata il record del meeting 'Bauhaus-Galan', ha puntato subito 6,28, misura valicata al primo salto con un leggero contatto con l'asticella. Un centimetro che si aggiunge al 6,27 di Clermont-Ferrand del 28 febbraio scorso nel meeting organizzato dall'ex-recordman e amicissimo Renaud Lavillenie, oggi quarto con 5,80. Per Armand Duplantis si tratta del dodicesimo record.

 

Il primo risale all'8 febbraio del 2020 quando saltò 6,17 a Torun (Polonia) mandando agli annali il 6,16 di Lavillenie. Il successivo 15 febbraio, a pochi giorni dallo scoppio della pandemia di coronavirus, il secondo primato, 6,18 sempre indoor ma comunque equiparato a quelli outdoor. Due anni dopo, il 7 marzo 2022, a Belgrado il terzo record, 6,19, prima del 6,20 di due settimane dopo. Ai Mondiali di Eugene, precisamente il 24 luglio 2022, il primo record del mondo all'aperto, 6,21. Dal febbraio 2023, quando salto' 6,22 a oggi una progressione di sei centimetri, sempre centimetro dopo centimetro.

 

Duplantis è imbattuto tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei dalla kermesse continentale indoor di Torun 2021. In mezzo due ori olimpici a Tokyo nel 2021 e Parigi 2024, due mondiali, a Eugene 2022 e Budapest 2023, tre mondiali indoor, Belgrado 2022, Glasgow 2024 e Nanchino 2025, e due Europei, Monaco di Baviera 2022 e Roma 2024.

 

Quello di Stoccolma è stato un meeting sensazionale per il pubblico svedese salito in orbita sia con Duplantis che con Andreas Almgren diventato il nuovo primatista europeo dei 5000 metri con 12'44"27 migliorando il 12'45"01 dello spagnolo Mohamed Katir (Montecarlo 2023). Spazio anche alla doppia migliore prestazione mondiale dell'anno negli 800 metri del keniano Emmanuel Wanyonyi (1'41"95) e dello statunitense Rai Benjamin nei 400 ostacoli (46"55).

 

In chiave italiana il record italiano dei 100 ostacoli firmato da Giada Carmassi con 12"69 e i secondi posti di Larissa Iapichino nel salto in lungo con 6,90 ventoso e di Federico Riva nei 1500 metri con la seconda prestazione della carriera e quarta italiana assoluta, 3'32"17. La Diamond League ritornerà venerdì 20 giugno con il meeting di Parigi.

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