AGI - I cani possono offrire l'opportunità di soddisfare un istinto di accudimento simile alla genitorialità, ma con meno esigenze rispetto all'allevamento della prole biologica, il che potrebbe spiegare l'aumento delle adozioni di amici a quattro zampe in correlazione al calo delle nascite.
Uno studio pubblicato su European Psychologist
Questa curiosa correlazione emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista European Psychologist, condotto dagli scienziati dell'Università Eötvös Loránd. Il team, guidato da Laura Gillet, ha analizzato i ruoli mutevoli dei cani all'interno delle moderne strutture familiari e come siano influenzati dalle norme culturali e dalle circostanze individuali.
Cani nelle famiglie a reddito medio
In molte realtà caratterizzate da redditi medi più elevati, spiegano gli esperti, come gran parte dell'Europa, del Nord America e dell'Asia orientale, si sta sperimentando una fecondità al di sotto del tasso di sostituzione, dando alla luce meno figli del necessario per il mantenimento della popolazione nel tempo.
Allo stesso tempo, però, tra una su quattro e una su due famiglie possiede almeno un cane, considerato a tutti gli effetti un membro della famiglia.
Compromesso appagante e legami sociali
I ricercatori sostengono che gli amici a quattro zampe possano rappresentare un compromesso appagante, soddisfacendo un impulso geneticamente radicato a nutrire e formare legami sociali senza investire le ingenti risorse necessarie per crescere la prole biologica.
Gli autori sostengono che le capacità cognitive e l'adattabilità alla comunicazione umana consentano ai cani di manifestare un'ampia gamma di comportamenti sociali, spesso paragonabili a quelli dei bambini preverbali. Inoltre, alcuni esemplari possono sembrare indifesi, innocui e innocenti, proprio come i bambini piccoli.
Non sono figli, ma hanno esigenze
“Contrariamente a quanto si possa pensare – afferma Enikő Kubinyi, altra firma dell'articolo – solo una minoranza di proprietari di cani tratta effettivamente i propri animali domestici come bambini. Nella maggior parte dei casi, questi animali vengono selezionati proprio perché non sono come bambini, e ne vengono riconosciute le esigenze specifiche di specie”.
Nel considerare il benessere animale, però, è fondamentale ricordare che desideri ed esigenze di un cane non sempre coincidono con le aspettative dei proprietari. Trattare i cani come sostituti dei bambini e ricercare in loro tratti estremamente infantili solleva diverse preoccupazioni etiche, come l'allevamento intensivo di alcune razze o l'adozione di comportamenti che possono provocare problemi emotivi e comportamentali nel cane.
I ruoli mutevoli degli animali da compagnia
“Le pratiche di allevamento di cani – concludono gli autori – assumono molteplici forme. Gli animali possono fungere da pre-figli, fratellini pelosi o semplicemente amici a quattro zampe con cui instaurare un legame unico. I ruoli mutevoli che gli animali da compagnia, compresi i cani, svolgono nella vita umana stanno ridefinendo il concetto di famiglia e mettono sicuramente in discussione il nostro stile di vita moderno, caratterizzato da una crescente solitudine e da un indebolimento dei legami sociali.”