Cgil, nasce la sezione arbitri 

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AGI - Nasce la sezione Arbitri del sindacato dei lavoratori della Comunicazione della Cgil. È la prima sigla nel comparto dei fischietti sportivi. Tra le rivendicazioni più urgenti: minimi salariali dignitosi, copertura Inail e previdenziale, riconoscimento dell'attività come lavoro a tutti gli effetti, tutela contro le violenze fisiche e verbali, formazione continua e valorizzazione dei percorsi formativi.

Obiettivi della nuova sigla associativa è fare leva sull'articolo 33 della Costituzione, che promuove il valore educativo e sociale dell'attività sportiva. "Non è più accettabile che l'arbitro, figura centrale dello sport, spesso esposto a rischi fisici e verbali, operi senza le tutele e il riconoscimento adeguati", spiegano la segretaria nazionale e il segretario generale Slc, Sabina Di Marco e Riccardo Saccone.

Lo scopo della nuova sezione sindacale dedicata agli arbitri sportivi è "assicurare un lavoro sicuro, dignitoso e regolamentato a tutti gli arbitri, a partire dai più giovani". Ad oggi l'arbitro viene riconosciuto come lavoratore pur restando di fatto escluso dai diritti garantiti ad altre categorie. In assenza di un contratto collettivo che disciplini ruolo, compensi e sicurezza, sottolinea la Cgil, si moltiplicano "situazioni di precarietà e forte disagio: dalla mancanza di versamenti previdenziali e assicurativi, all'assenza di protezione legale in caso di aggressioni o incidenti". "È tempo che chi fa rispettare le regole le veda finalmente riconosciute", chiosano Di Marco e Saccone.

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