AGI - "Il cinema è stato un incidente, un caso provocato da Pedro Almodóvar che mi ha portato a decine di film". Antonio Banderas apre così il suo incontro con la stampa al 43° Torino Film Festival, dove è stato accolto come una grande star al Centro di Produzione Rai, tra selfie, applausi e un momento inatteso in cui si è fermato a osservare con sincero interesse le immagini d'archivio di Raffaella Carrà. Premiato con la Stella della Mole durante la cerimonia d'apertura, l'attore presenterà questa sera al pubblico il film "Dolor y Gloria", il capolavoro di Almodóvar che nel 2019 gli valse a Cannes il premio per la miglior interpretazione maschile.
Il rapporto con il regista spagnolo è stato uno dei punti centrali dell'incontro: "Almodóvar - ha raccontato - è stato cruciale nella mia carriera. Non so se abbia influenzato il mio modo di recitare, ma credo di aver imparato a leggerlo. Lui pretende moltissimo: devi essere eccellente sempre. Con lui creo i personaggi da zero, accetto la narrazione e lo lascio modellarmi. Bisogna essere furbi, bisogna essere umili. A volte è doloroso, ma è la creazione artistica".
L'impatto di "Dolor y gloria" e l'infarto
Sul film che lo ha riportato al centro della scena internazionale, Banderas ha spiegato: "'Dolor y Gloria' è stato il film più strano girato con Pedro. Due anni prima avevo avuto un infarto e questa cosa mi ha cambiato completamente. Mi sono concentrato sulla famiglia, sugli amici, sulla mia vocazione. Arrivai al film come senza pelle. Lavoravo sulle sue sensazioni, il rapporto con la madre, con il cinema, con il suo corpo pieno di dolori. Non l'ho più rivisto, forse lo farò questa sera". La trasformazione personale ha influenzato profondamente la sua interpretazione.
Il teatro: la vera passione e i progetti futuri
Oggi però è il teatro la sua vera casa artistica: "Il cinema è arrivato per caso, ma il teatro è la mia passione originaria. A Málaga ho una compagnia non-profit e lo trovo un santuario della verità. Un piccolo spazio in cui succedono cose grandi. È magia pura". Sul suo nuovo progetto cinematografico "Tony", ancora avvolto dal riserbo, ha anticipato: "Interpreto un uomo che ha un ristorante sulla spiaggia e che insegna a cucinare. Ma non parla solo di cucina, è un film sulla vita". Giocando al "Rischiatutto" negli studi Rai, Banderas ha confessato un desiderio rimasto nel cassetto della sua lunga carriera: "Mi piacerebbe interpretare Joker in un film, è il mio cattivo preferito". In chiusura, un momento di emozione per la Stella della Mole ricevuta da Spike Lee nella serata inaugurale: "Questo premio mi ha toccato davvero il cuore. E porta il nome di mia figlia, Stella. È molto bello".







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