Alter ego fiction

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AGI - Lasciare il noto per l'ignoto alla soglia dei 40, con figlio, coniuge e gatta, in cerca della creatività perduta. Questa la base del plot di ‘A Londra non serve l'ombrello' (Giunti) di Francesca Sangalli, un ibrido tra diario, commedia, pamphlet filosofico ed esercizio di slam poetry che racconta una reale esperienza vissuta dall'autrice pochi anni fa, quando decise di lasciare Milano per la capitale del Regno Unito per un periodo.

Autofiction? Non esattamente, c'è anche altro. Innanzitutto una voce narrante senza nome, alter ego letterario che Sangalli utilizza per provare ad estraniarsi da se stessa e tornare a ciò che era stata e d'un tratto non sentiva più di essere. Crescere, sposarsi, procreare, assumere un ruolo preciso nella società degli adulti può finire per uccidere la creatività del proprio istinto. Meglio perdersi sulle tracce di Mrs Dalloway, seguendo la mappa della Woolf nell'estate più calda e secca mai vissuta da Londra, per schizzare su pagina d'impulso le emozioni generate dal flusso d'una Capitale in costante movimento su se stessa.

La luce del sole, intanto, ingiallisce il verde dei parchi e fa slittare la mente verso uno stato d'illogicità poetica che si riannoda alle visioni di Zanzotto, mentre il desiderio d'analisi e riflessione risveglia ricordi di Carrere. Un libro a più strati, come un rito di passaggio. Scritto per essere recitato, a tratti, a voce alta. L'attraversamento di una soglia che segna la dolorosa fine d'una fase della vita, ma va ritualizzato per non finire risucchiati indietro. Il funerale d'una regina da cui lasciarsi coinvolgere come fosse quello, simbolico, della giovinezza, in un meccanismo di identificazione che diventa elaborazione d'un vissuto. Londra come città, ma anche possibilità di scoprire un altro sguardo sul reale. Non capire una parola, per arrivare a capire se stessi.

Tra pop e speculazioni sui massimi sistemi, rimuginamenti notturni e sogni ad occhi aperti, oltre paure e contraddizioni che appartengono a tutti. Fuori dall'autobiografia, c'è altro per il lettore. Scrittrice, insegnate di scrittura creativa, sceneggiatrice e drammaturga, Francesca Sangalli è nata a Milano nel 1980 e diplomata all'Accademia teatrale Nico Pepe. E' autrice di testi comici per Maurizio Crozza, Lucia Vasini, Alessandra Faiella e Loris Fabiani e dell'adattamento teatrale de ‘Le otto montagne' di Paolo Cognetti. Nel 2019, in collaborazione con Fabrizio Bozzetti, ha pubblicato con De Agostini il romanzo ‘L'imprevedibile movimento dei sogni'.

 

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