Achille Lauro, Roma e l'amore nel nuovo disco "Comuni Mortali"

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AGI - Non è un punto d'arrivo, ma sicuramente è il modo migliore per capire, a oggi, chi è davvero Achille Lauro. Venerdì 18 aprile esce "Comuni mortali", il nuovo album del cantante romano che contiene anche il successo "Incoscienti giovani", presentato in gara all'ultimo festival di Sanremo. Si tratta di un disco "corale", come lo ha definito lo stesso Lauro De Marinis, ovvero Achille Lauro, in occasione della presentazione avvenuta a Roma, cui è seguita anche una performance serale a Piazza di Spagna per presentare questo lavoro al pubblico.

 

 

Il disco e il suo significato

Lunedì, 14 aprile, sotto una pioggia leggera, centinaia di fan si sono radunati a Trinità dei Monti per ascoltare 10 canzoni del 34enne cantautore che ha anche reso omaggio a Venditti con "Notte prima degli esami". "Comuni mortali" è un disco corale perché, oltre alle tante sonorità, ci sono le tante emozioni di Achille Lauro, che non dimentica le sue radici, celebra Roma, "filo conduttore dell'album", la città dove è nato e cresciuto, canta le periferie difficili e, soprattutto, parla d'amore.

La riflessione di Achille Lauro

"Perché comuni mortali? Perché siamo tutti umani e fragili. Comuni mortali appunto. Il disco parla di me, di dove sono cresciuto. È un disco di dediche, per la famiglia, mia madre (per lei ha scritto il brano 'Cristina'), i miei amici, i miei amori. È dedicato a tutti coloro che hanno avuto una parte nel mio percorso".

L'evoluzione dell'artista

Si è visto Achille Lauro a Sanremo stupire con la famosa "Rolls Royce", con i "quadri" che accompagnavano le esibizioni degli anni seguenti, fasciato in lurex. Lo abbiamo visto urban, glam, rock, ma adesso, a quanto sembra, abbiamo il vero Lauro che è romantico ed elegante, grato alla vita, in vena cantautorale, ispirato a Venditti, De Gregori, Califano. Un Achille Lauro che non dimentica certo il suo passato, ma che ora, mostra davvero se stesso. E il risultato è un bel disco, "adatto a tutte le generazioni", come lui stesso ha spiegato: "Ho cercato di essere coerente - ha detto - sono passato per vari generi ma alla fine ho mantenuto me stesso."

Un album rivoluzionario

Il nuovo singolo, "Amor", è una dedica a Roma, è il mio grazie. Definirlo un album pop è anche riduttivo mentre invece è impattante e molto sofferto. Non è pensato per le radio, per logiche commerciali. È stato detto che ho provato a far saltare la mia carriera a ogni disco: io mi sento molto coerente con il mio percorso. Questo è un disco che parla di me e lo fa in modo consapevole, mi ha permesso di capire chi sono davvero".

La periferia e il passato

Non dimentica il passato Achille Lauro e c'è la periferia nel disco, le difficoltà: "Barabba" è una dedica a una persona. Ho amici che ancora oggi hanno avuto seri problemi. Se mi sento in colpa per avercela fatta? No", ha sottolineato, "il problema dei ragazzi che vivono certe realtà è che per loro bisognerebbe ripartire dal contesto, dalla famiglia, la scuola".

Il privato e la vita sentimentale

Parla anche del suo privato Achille Lauro: "Io sex symbol? Problemi con le donne non ne ho mai avuti per fortuna, ma oggi basterebbe un po' di gentilezza... e poi diciamo la verità", ha affermato sorridendo, "la donna se vuole può rovinarti la vita allora meglio la gentilezza, regalare un fiore... Vivo l'amore in modo incondizionato, so stare anche da solo. Il giorno che farò un atto di coraggio sarà per costruire qualcosa. Figli? Si vedrà. E poi", ha riso, "se esce un piccolo Achille Lauro è un grandissimo guaio".

Progetti futuri

Nel frattempo Lauro si gode il momento e fa progetti: "Mina? Ho una cosa bella, è pronta ma ancora non l'ho mandata". Cinema? "Devo dire la verità, ho in testa diverse cose. Dopo Sanremo il cinema si è fatto avanti. Non sono uomo da telecamera ma sono uomo di pensiero però".

 

 

Un lavoro intimo e personale

"Comuni mortali" è il settimo album di Achille Lauro, in uscita venerdì 18 aprile per Warner Music Italy. Il nuovo lavoro svela in pieno l'anima cantautorale di un artista dall'identità inconfondibile e multiforme, sempre in grado di attraversare i generi e smantellare gli stereotipi. Con sei album all'attivo che spaziano dall'urban al glam, dal rock al pop, con "Comuni Mortali" Achille Lauro esprime la parte più intima di sé, celebrando così un nuovo percorso ispirato dai grandi nomi del cantautorato italiano che hanno accompagnato la sua crescita personale e artistica.

La musica e i successi

Anticipato da "Incoscienti giovani", e "Amore disperato" certificati rispettivamente Oro e Platino, l'album di 12 tracce è frutto della lunga permanenza di Lauro tra Los Angeles e New York. "Comuni Mortali" è un album di dediche dalle sonorità cantautorali, in cui Lauro dà prova della sua grande capacità di miscelare squarci di vita personale e storie universali.

La cover e il simbolismo

I brani sono dediche speciali a protagonisti importanti della sua vita, da sua madre Cristina, al suo grande amore fino alla sua gente, tutti contengono i racconti di vita, di tormento, di amore incondizionato, sentimenti che appartengono appunto ai comuni mortali, accomunati da un senso di vulnerabilità e fragilità che ci rende tutti uguali. La focus track dell'album è Amor, un brano che racconta l'amore sotto il cielo di una Roma notturna che abbraccia i due innamorati: "abbracciami Roma prima di addormentarci stasera".

Concerti e tour

La cover, scattata dai fotografi di fama internazionale Luigi&Iango, ritrae il volto di Achille Lauro insieme a quello di una farfalla, simbolo di vita, di morte ma anche di immortalità, così come immortale è il passaggio dei comuni mortali sulla Terra, destinato a resistere per sempre nella memoria dei propri affetti.

I nuovi brani insieme ai grandi successi della sua carriera saranno live nelle due date sold out al Circo Massimo il 29 giugno e il 1 luglio e nei Palazzetti. Si parte il 4 marzo 2026 da Eboli poi doppia data a Roma, Bari, Padova, Torino, doppia tappa a Milano, Bologna e Firenze.

 

 

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