AGI - Sono partite le olimpiadi della musica classica. Si terranno fino al 12 del mese nello splendido palazzo di Prefettura e Provincia di Trapani, sede siciliana del Concorso pianistico internazionale “Domenico Scarlatti” voluto dall'associazione culturale “Trapani Classica” in tandem con la Mema (Mediterranean music association).
In gara cinquanta pianisti provenienti, tra gli altri Paesi, da Stati Uniti e Australia, Messico e Cina, India e Polonia. Ma anche da Russia e Ucraina: ciò che la guerra ha diviso, la musica riunisce, prima dei “grandi”.
“Il concorso – spiega l'associazione - mira a promuovere e diffondere la cultura musicale, a fornire ai giovani partecipanti un'occasione di confronto culturale”.
Infatti, buona parte degli artisti che si confronteranno al piano sono davvero “in erba”: il più piccolo ha 11 anni ed è italiano. E non bisogna farsi ingannare dal dato anagrafico. Le sue mani sono minute, eppure la competenza è grande: il piccolo artista vanta spartiti di Cimarosa, Prokofiev, Chopin e Berkovic. Invece, il più grandicello di anni ne ha 37 e viene da lontano, dall'Australia. Diciassette le femminucce in competizione, mentre è la Cina ad avere la rappresentanza più numerosa, ben 15 pianisti.
In pratica, la giovinezza degli iscritti non toglie nulla alla loro preparazione né affievolisce l'ambizione di acquisire meriti artistici, confermando il prestigio della manifestazione trapanese ormai nota ai quattro angoli del globo.
Il direttore artistico del concorso è Vincenzo Marrone d'Alberti, appartenente a un'antica famiglia trapanese, fondatore di “Trapani Classica” e concertista sui più importanti palcoscenici mondiali. Originario della stessa città siciliana era anche Domenico Scarlatti – cui è dedicato il concorso - nato a Napoli nel 1685, celebre compositore di sonate per clavicembalo e noto anche per la gara di abilità che ci fu tra lui e un altro famoso artista dell'epoca, Händel. A Trapani torna la sfida all'ultima nota.